Prossimi incontri:
Sabato 12 novembre h. 15:00
Sabato 19 novembre h. 15:00
Sabato 26 novembre h. 15:00
Argomenti già introdotti:
Meditazione dell’abbondanza, meditazione del terzo occhio / sesto chakra, meditazione del plesso solare / terzo chakra, meditazione del cuore / quarto chakra, sviluppo delle facoltà, meditazione dinamica)
Il corso è tenuto da Elisabetta Fornarelli (biopranoterapeuta) ed è necessario prenotarsi per partecipare ad ogni incontro.
Si richiede una partecipazione costante per una buona riuscita della pratica e soprattutto per la varietà degli argomenti trattati durante tutta la durata del corso.
Fra i partecipanti si sta già formando un gruppo “avanzato” che ha iniziato “lo sviluppo delle facoltà”, il gruppo si crea e aumenta grazie ai partecipanti che durante gli incontri fanno emergere un grado di attitudine che ne determina la predisposizione.
Al termine del corso, ai partecipanti che hanno frequentato costantemente, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Durante il corso si sperimenteranno diversi tipi di meditazione (dalla meditazione angelica a quella per lo sviluppo dei talenti e delle facoltà, attrazione e abbondanza, meditazione e scoperta del proprio scopo, meditazione e preghiera, meditazione del primo chakra, del secondo chakra, del terzo fino al settimo, meditazione e senso di inadeguatezza, meditazione con gli specchi, meditazione e Mantra, meditazione e amore, meditazione e visualizzazione creativa, e molto altro ancora), di volta in volta saranno approfonditi argomenti diversi, e verranno insegnate le tecniche e le modalità affinché si possano ottenere tutti gli innumerevoli e benefici effetti che la meditazione praticata con costanza produce.
La meditazione ha effetti benefici su mente e corpo. La copertina del numero di Novembre della più prestigiosa rivista di divulgazione scientifica, Scientific American, dedicato all’argomento, rappresenta l’ennesimo importantissimo passo nel processo di avvicinamento tra una disciplina millenaria come la meditazione e parte della comunità scientifica contemporanea.
Quindici anni di ricerche con persone che praticano le varie forme di meditazione hanno infatti dimostrato non soltanto che questa attività modifica funzione e struttura del cervello. Ma stanno cominciando a evidenziare che le pratiche contemplative possono avere un effetto sostanziale anche sui processi biologici critici per la salute fisica.
Questa scoperta – si legge nell’articolo – si affianca ai recenti sviluppi delle neuroscienze secondo i quali il cervello di un essere umano adulto può subire profondi cambiamenti grazie alle esperienze. Un processo simile sembra verificarsi quando meditiamo. Il cervello dei meditatori di lunga data può mostrare le seguenti modifiche: l’insula e la corteccia prefrontale – nello specifico le aree 9 e 10 di Broadmann, deputate al coordinamento di memoria e azioni complesse – mostrano un volume aumentato, probabilmente a causa del rafforzamento delle connessioni neurali implicate. Mentre l’amigdala, regione coinvolta nell’elaborazione di emozioni legate alla paura, risulta di spessore diminuito.
Negli Usa è utilizzata nelle scuole, nelle aziende a rischio stress lavoro-correlato e nelle vite dei singoli individui alla ricerca di un antidoto ai ritmi frenetici della vita quotidiana.
Se eseguita con costanza, questa pratica porterà a una maggiore capacità di gestire il dolore cronico, riduzione dei sintomi di ansia e depressione, calo sensibile della cosiddetta “ruminazione” (l’abitudine a pensare e ripensare allo stesso problema in continuazione nel tentativo di trovare una soluzione).
Gli studi hanno dimostrato che la meditazione aumenta anche la nostra capacità di “controllare” le risposte fisiologiche di base, come le infiammazioni e i livelli di ormone dello stress nel sangue. Dati che forniscono una prima ma potente spiegazione agli effetti benefici prodotti dalla meditazione sullo stato generale di salute degli individui.
Lo studio della UCLA ha reclutato in vari luoghi in cui si pratica la meditazione 49 persone che meditavano da almeno 20 anni e le ha sottoposte a risonanze magnetiche del loro cervello. Poi, da una base di dati delle risonanze, sono stati scelti altri 16 individui dello stesso sesso e della stessa età che fossero mancini o destrorsi allo stesso modo che i meditatori.
Il risultato più impressionante dello studio è stato osservare che più a lungo l’individuo aveva praticato questa attività, più collegamenti neuronali generava, a differenza dei soggetti che non avevano mai meditato. Le aree in cui si erano formati più neuroni avevano a che vedere con le funzioni mentali del cervello: pensiero, memoria, giudizio e decisione.
Salute: Tra coloro che praticano la Meditazione, ci sono dal 50 al 70% di casi in meno di ricoveri ospedalieri in generale, il 55% in meno di ricoveri per cancro e circa il 90% in meno di ricoveri per malattie cardiache.
Malattie croniche: Sono numerose le malattie croniche per le quali, pur dopo 2000 anni di progresso della medicina occidentale, non esiste ancora nessuna cura e per le quali i farmaci sono tutt’al più in grado di eliminare i sintomi (a volte con effetti collaterali peggiori dei sintomi stessi). Tali malattie migliorano in modo significativo o addirittura scompaiono del tutto con la pratica regolare della tecnica della Meditazione.
Ringiovanimento: la Meditazione inverte il processo d’invecchiamento. Coloro che praticano la Meditazione da poco tempo (3 anni) sono in media 5 anni più giovani, e coloro che la praticano da più tempo (7 anni) sono in media 12 anni più giovani.
Dipendenze: la Meditazione è da 2 a 10 volte più efficace di qualsiasi altro metodo mai studiato contro la dipendenza da fumo, alcol o droghe.
Cervello: Il cervello inizia a funzionare in modo olistico e cominciamo anche a sviluppare il nostro pieno potenziale cerebrale, invece di continuare a usare solo circa il 5 – 10 % come accade nella maggior parte delle persone. A ciò consegue un aumento d’intelligenza e creatività, indipendentemente dall’età di coloro che praticano questa tecnica, sebbene questo fosse considerato praticamente impossibile. Allo stesso modo, malattie incurabili, connesse ad un funzionamento inefficiente del cervello, come l’ADHD, possono regredire spontaneamente grazie alla pratica della Meditazione.
Sviluppo dell’io o autorealizzazione (collegata, tra l’altro, all’auto-accettazione e alla fiducia in se stessi). Quest’analisi indica che lo sviluppo personale, che normalmente si interrompe intorno all’età di 20 anni, continua ad aumentare in modo significativo con la pratica della Meditazione, non importa se la persona che la pratica ha 15 o 55 anni. Questo era considerato pressoché impossibile.
La letteratura su questa materia è sterminata. Come per tutti gli studi scientifici, i materiali più interessanti sono in inglese. Sintesi si possono trovare su Wikipedia (Research on meditation) e sul sito Mindful (Your Brain on Meditation). Una bella raccolta di articoli sulla materia si trova anche sull’Huffington Post (Mindfulness Research). Sullo stesso sito, c’è un’infografica che riassume gli effetti che la meditazione ha sul corpo.
La meditazione riporta la mente in una condizione naturale di quiete, di vuoto e di unità.
In essa si riduce la sensibilità agli stimoli esterni e si accentua quella agli stimoli interni.
Essa non solo consente di entrare in contatto con se stessi, ma anche con la realtà che ci circonda. Permette, inoltre, di avviare un percorso di crescita spirituale in cui le parole, la logica, la razionalità lasciano il posto a una forma di osservazione silente, priva di giudizi e di filtri.
Elisabetta Fornarelli – Biopranoterapeuta
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